La vasta regione dell'Alentejo, che da sola rappresenta il 10-15% della produzione vinicola portoghese, è cresciuta di importanza negli ultimi vent'anni grazie al miglioramento della qualità dei suoi vini. La regione ha finito per attirare un gran numero di investitori, che producono vini in modo da allontanarsi dai metodi tradizionali e concentrarsi sulle esigenze del mercato, diventando la "California del Portogallo". Nonostante ciò, alcuni viticoltori hanno puntato su vitigni antichi per valorizzare la propria identità e distinguersi dai principali concorrenti.
Alentejo, Portogallo: un po' di geografia...
Il nome Alentejo deriva dalla sua posizione geografica "al di là del Tago ". La regione vinicola dell'Alentejo si estende su un'ampia parte del Portogallo meridionale, fino al confine con la Spagna.
I vigneti si estendono dal sud di Lisbona alla regione costiera dell'Algarve. L'argilla rossa costituisce la maggior parte dei terreni viticoli del sud, ma si trovano anche scisti e graniti. Nella parte orientale della regione, la vite viene coltivata fino a 700 metri di altitudine.
Il clima è una miscela di influenze continentali e mediterranee, con primavere ed estati particolarmente calde e secche e poche precipitazioni.
L'irrigazione è essenziale per l'agricoltura e la viticoltura dell'entroterra.
Esistono tuttavia alcune aree con un clima più fresco, in particolare lungo la costa e nel nord-est della regione. La provincia dell'Alentejo comprende 8 DOC ben distinte:
- Borba,
- Evora,
- Granja-Amareleja,
- Portalegre,
- Redondo,
- Reguendos,
- e Vidigueira.
Inoltre, esiste la denominazione Vinho Regional Alentajano.
... e un po' di storia
Sebbene la regionevitivinicola dell'Alentejo stia vivendo un momento di gloria, non è sempre stato così. La regione non ha beneficiato del sostegno delle politiche agricole nazionali, poiché le colture principali sono sempre state cereali, olive, quercia da sughero e bestiame.
A metà del XX secolo, il governo decise di fare dell'Alentejo il granaio del Portogallo. Il settore vitivinicolo era essenzialmente orientato alla produzione familiare e al consumo interno.
Fino agli anni Cinquanta, quando fu creata la prima cooperativa, imetodi di vinificazione rimasero vicini a quelli sviluppati sotto l'Impero romano: la fermentazione e l'invecchiamento avvenivano in grandi anfore di argilla. All'inizio degli anni '80 l'Alentejo ha iniziato la sua "rivoluzione" vitivinicola, culminata con l'ottenimento della DOC nel 1988.